Il formato, benché già visto in altri testi della stessa collana, presenta le sue dovute particolarità. In questa ottima guida è stato dato molto più spazio alle descrizioni delle aree geografiche interessate. Molto spazio è stato dato anche alla descrizione delle singole vie di salita.
Sono luoghi da documentario della sera. Luoghi come questi, per pigri pantofolari della domenica, sono l'estremo selvaggio e pericoloso e pochi si sognerebbero di andarci a ficcare il naso. Eppure ci sono persone che sono andate oltre l'immaginario, salire l'immensa parete del Monte Auyantepui costeggiando questa infinita cascata d'acqua.
Tanto che mentre in Europa si continuava a dibbattere per anni sulle nuove frontiere dell'arrampicata, sugli aspetti “etici” e meno “etici” di alcune pratiche estreme o su questioni di metodo, in Giappone dovevano ancora recuperare un arretrato storico che li divideva dal resto del mondo.
Coerenza e creatività non sono qualità discordanti ma possono procedere di pari passo dando frutti di alto valore...
Ben 340 pagine di informazioni tecniche per chi volesse arrampicare nel Bergamasco tenuto presente che come dicono i suoi autori: questo libro è una proposta eterogenea in grado di soddisfare le esigenze di tutti: dagli amanti del monotiro comodo, a bordo strada, agli appassionati delle grandi pareti, scomode e lontane dal fondovalle...
Attento il lettore! Questo non è un libro semplice forse perché, come un figlio non voluto, si è rivelato difficile educare una materia così complessa come quella dell'arrampicata.