Glossario delle parole "della montagna" per imparare a riconoscere i termini, a capire le parole di cui tal volta ignoriamo il significato più profondo. Rapido nella consultazione... elenco dei termini fondamentali.
L'alpinismo è un'attività sportiva che prevede l'ascesa di montagne ricorrendo a tecniche specifiche. Può essere praticato su ghiaccio, neve e roccia o su itinerari misti.
Tale disciplina prende il nome dalle Alpi rimandando ai primi tentativi di scalata delle sue vette più alte.
Per alcuni l'alpinismo è considerato una vera e propria arte, perché ogni ascesa vien vista come un'opera personale e un'esperienza irripetibile.
La nascita dell'alpinismo è fatta risalire all'8 agosto del 1786. Per la prima volta Gabriel Paccard e Jacques Balmat scalarono il Monte Bianco per misurare temperatura e pressione atmosferica della vetta alpina e per esplorarne le zone ancora sconosciute.
In questo periodo le spedizioni alpinistiche venivano sovvenzionate dai ceti benestanti ed avevano quasi sempre scopi scientifici. Solo in un secondo momento l'alpinismo viene associato al piacere della scoperta e della competizione.
In particolare già la scalata del Cervino da parte di Edward Whymper (1865) presentava molte delle particolarità tipiche dell'alpinismo sportivo attuale, caratterizzato dalla voglia di sfidare alte montagne e di gareggiare con cordate di nazionalità diverse.
La filosofia che sta alla base dell'alpinismo prevede il superamento delle difficoltà che si presentano ad ogni scalata. Queste possono essere legate alla natura del terreno o alle caratteristiche ambientali di un determinato territorio.
Il grado di difficoltà di ogni ascesa varia a seconda della stagione in cui avviene la scalata e dal tipo d'ambiente che si sceglie di affrontare. Anche le tecniche da adottare cambiano a seconda di tali fattori.
Ogni alpinista, prima di iniziare una scalata, deve essere consapevole delle proprie abilità tecniche e del grado di difficoltà che contraddistingue la vetta. Risulta comunque difficile classificare in modo definitivo ogni singola via alpina, in quanto sono da tener presenti, ogni volta, le capacità dello scalatore e fattori oggettivi variabili (le condizioni atmosferiche).
Nell'alpinismo e nella disciplina dell'arrampicata esistono scale di difficoltà diverse, che variano di nazione in nazione e sono adottate convenzionalmente per prevenire situazioni spiacevoli in cui potrebbe trovarsi l'esploratore.
Con il nome "arrampicata" si indica quella disciplina in cui si cerca di superare un ostacolo naturale o artificiale, che si tratti di una parete rocciosa o di una struttura urbana.
Può essere complementare all'alpinismo ma differisce da quest'ultimo per il suo scopo. Non si tratta solo di raggiungere la vetta di una montagna, ma di superare le difficoltà della scalata col miglior gesto atletico possibile.
Si distinguono le arrampicate tradizionali da quelle di carattere sportivo, in base alle attrezzature che si utilizzano ed in base al fine ultimo che lo scalatore vuol raggiungere. Nella prima situazione si vuole arrivare al superamento di se stesso, nella seconda si compete contro altri atleti e si vuol offrire la miglior performance possibile.
Diversamente da quanto avviene nelle arrampicate tradizionali, che comunque restano le più diffuse, in quelle sportive si utilizzano ancoraggi fissi per migliorare lo stato di sicurezza dell'atleta.
Una seconda classificazione di arrampicate può esser fatta tenendo conto dei vari ambienti in cui essa può avvenire. Possono esserci arrampicate su ghiaccio, roccia o su territorio misto.
Esistono poi altre tipologie di arrampicata:
In conclusione si tratta di una disciplina che richiede un'ottima preparazione atletica, visto che in alcuni casi si tratta di sport estremo.
Che tu sia un escursionista esperto o un neofita non importa. Chi decide di andare in montagna deve necessariamente preoccuparsi di scegliere l'attrezzatura da portare, con la massima cura possibile e con tanto buon senso.
Da un lato si deve stare attenti a procurarsi tutto il necessario per affrontare eventuali imprevisti, dall'altro non bisogna esagerare ed appesantirsi troppo. Si correrebbe il rischio di soffrire inutilmente durante le escursioni.
In montagna non ci si muove con la stessa facilità che in città, il terreno è spesso irregolare e non si cammina sempre in pianura. Le intemperie e i cambiamenti climatici sono dietro l'angolo.
Occorre quindi munirsi di una serie di oggetti per vivere a pieno ogni esperienza montanara nella sua bellezza.
Ecco un breve elenco di cose da portare assolutamente:
Definizione di Bussola: una bussola è un particolare dispositivo senza pile costituito da un quadrante suddiviso in quattro punti cardinali indicanti "Nord", "Sud", "Est" e "Ovest". Un ago magnetizzato si dispone in direzione del nord magnetico. Grazi a questo ago è possibile orientarsi nello spazio controllando la propria direzione di marcia in escursionismo.
Uno degli oggetti più importanti dell'equipaggiamento di chi pratica sport di montagna è sicuramente la corda. È essenziale saper scegliere il tipo più adatto ai propri scopi, per potersi destreggiare durante ogni scalata in tutta sicurezza.
In commercio esistono corde moderne da alpinismo e da arrampicata assai diverse dai modelli in canapa ormai obsoleti, per materiali e caratteristiche strutturali.
L'elemento principale di ogni corda è il monofilamento sintetico. Più monofilamenti intrecciati formano gli stoppini, che formano i trefoli una volta attorcigliati. Più trefoli intrecciati tra loro danno forma a loro volta alla struttura centrale della corda, detta anima. La guaina della corda invece si ricava dall'intreccio di più stoppini.
È possibile trovare in vendita corde dinamiche e corde statiche.
Le prime si distinguono in:
Le corde statiche sono diverse, perché reagiscono poco alle sollecitazioni esterne. Sono poco indicate per l'arrampicata in quanto non attutiscono adeguatamente le cadute più brusche. Sono molto utilizzate nella speleologia durante l'esplorazione di pozzi.
Se invece sono adatte ad arrampicate e alpinismo, le corde si identificano grazie ad una fascetta e ad un cartellino dove vengono indicati il nome del produttore e le caratteristiche principali dell'oggetto.
Per riconoscere che tipo di corda si sta acquistando, basta fare attenzione ad alcuni simboli:
In vendita ci sono corde che, per le loro caratteristiche, possono rientrare in più di una tipologia.
Attività umana dell'intraprendere brevi gite o viaggi di esplorazione, di studio o di svago, in ambiente prevalentemente naturale. Lo scopo principale dell'escursionismo è quello di promuovere lo sviluppo culturale e quello fisico.
Da molti è associato al Trekking visto il significato del termine inglese con cui si indicano camminate lente e viaggi lunghi. In realtà proprio nella lingua anglosassone questa parola è utilizzata in modo ambiguo, ecco perché alcuni intenditori sono contrari a tale accostamento.
In realtà quando si parla di escursionismo si fa riferimento a camminate che hanno scopi ricreativi ed istruttivi, in territori non percorribili con i mezzi di trasporto più comuni.
Si pratica in montagna o comunque a contatto con la natura ed è quasi sempre associato ad altre attività quali l'osservazione di specie botaniche o animali particolari e visite (con o senza guida) ai monumenti ed alle bellezze artistiche del percorso scelto.
Ogni escursionista deve sempre tenere a mente determinati fattori, per evitare spiacevoli inconvenienti come lo smarrimento e le precipitazioni impreviste.
Deve pianificare in anticipo l'abbigliamento e la strumentazione da portare, deve studiare con precisione le caratteristiche morfologiche del posto e conoscere preventivamente quelle che saranno le tappe del viaggio, le soste ed i rifugi che incontrerà lungo la strada.
Soprattutto in montagna è consigliato utilizzare scarponi e calze di prima qualità anche nei periodi estivi, visti i continui cambiamenti climatici che si possono verificare in altura.
Un sacco a pelo, una bussola, una cartina geografica ed uno zaino resistente sono solo una piccola parte dell'equipaggiamento essenziale per un'escursione sicura.
Non si deve in alcun modo danneggiare l'ambiente circostante; non bisogna cogliere specie di piante protette o importunare gli animali selvatici e si deve sempre lasciar puliti i luoghi visitati.
L'escursionismo non prevede ascese di alte vette come avviene nell'alpinismo; le camminate possono tuttavia rappresentare manovre d'avvicinamento alle alture ed essere da preludio ad una scalata.
Per via ferrata si intende il passaggio esposto o l'itinerario alpinistico su roccia attrezzato con corde fisse, scalette o altri sostegni costituiti sempre con materiali metallici.
Queste strutture artificiali permettono di percorrere cenge e facilitano la scalata anche di quelle persone poco esperte in arrampicata o alpinismo.
Nel 1492 Antoine de Ville, capitano dell'esercito francese, ebbe per primo l'idea di agevolare l'accesso al monte Aiguille utilizzando una scala a pioli. In Italia la prima via ferrata sarà attrezzata solo nel 1880, quando a Madonna di Campiglio le guide alpine facilitarono l'accesso al monte Brenta per agevolare il passaggio dei propri clienti.
Successivamente le vie ferrate furono utilizzate a scopo militare soprattutto sulle Alpi orientali e sulle Dolomiti, durante la prima guerra mondiale.
Con l'evolversi del turismo in montagna quella delle vie ferrate è diventata un'attività ludico/sportiva alla portata di tutti.
Chi si occupa della loro manutenzione deve sempre tenere a mente che i sentieri ferrati saranno tragitti scelti da molte persone e quindi deve essere sicuro che siano sempre perfettamente agibili.
È necessario affidare i compiti di manutenzione delle ferrate a guide alpine esperte e a personale qualificato che si accertino della sicurezza dei percorsi ed evitino spiacevoli inconvenienti.
Per percorrere le vie ferrate sono necessarie attrezzature aggiuntive a quelle che si usano per semplici escursioni di montagna. In particolare bisogna munirsi di strumenti resi spesso obbligatori dalle norme locali.
Il kit da ferrata è composto da due longe, dissipatori ed un paio di moschettoni specifici per questi percorsi. Sono molto più resistenti dei moschettoni normali e permettono di agganciarsi senza grossi problemi a catene e grandi scalini.
Questo set di strumenti va collegato ad un'imbragatura (meglio una completa) che permetta all'esploratore di rimanere in posizione verticale in caso di caduta.
È importante inoltre usare sempre un casco che protegga il capo dall'eventuale caduta di massi.
Definizione di Ipossia: mancanza o riduzione di ossigeno al cervello. In alta quota la desità dell'ossigeno è altamente ridotta questo fa si che nel sangue circoli meno ossigeno di quanto non sia necessario al cervello. Se il cervello non riceve la giusta quantità di ossigeno il cervello va in così detta "ipossia" (poco ossigeno). Le conseguenze di una ipossia prolungata posso essere anche molto gravi.
Col termine malga si indicano sia il territorio su cui vengono portati a pascolare gli animali durante l'estate sia le abitazioni presenti su questi terreni.
Più precisamente si definisce malga l'insieme di quattro elementi: Il pascolo, la stalla, l'abbeveratoio e la casera.
Quest'ultima è di solito costruita in pietra e sembra una normale casa. Si tratta di una struttura tipica delle zone di alta montagna e viene utilizzata durante l'alpeggio che inizia con la monticazione del bestiame e finisce nel periodo iniziale di settembre, con la fine della stagione estiva (fase di demonticazione).
Al piano terra delle casere tradizionali si possono trovare due locali, uno dove far fermentare il formaggio ed uno adibito ad alloggio per il malgaro.
Il piano superiore di queste ultime è riservato invece alla zona notte; generalmente si può trovare una stanza dove gli allevatori e le loro famiglie possono riposare lontano dalle ore di lavoro.
Le malghe sono destinate principalmente a pascoli di bovini, ma si possono trovare anche caprini, suini e cavalli.
Per chi decidesse di villeggiare in montagna le malghe rappresentano una meta consigliatissima, soprattutto se si è incuriositi dai piatti tipici della tradizione culinaria montanara e si ha voglia di passare del tempo immersi nel verde a contatto con gli animali.
Le malghe si possono raggiungere a cavallo, su mulattiere o a piedi.
Nella foto allegat la Malga Ces (San Martino di Castrozza) riconvertita in ristorante/bar in quota che funziona da punto di appoggio e ricovero per gli sciatorì e gli escursionisti.
La mountain bike è un tipo particolare di bicicletta concepita per pedalare su sentieri non asfaltati ed ideale per affrontare salite e discese molto ripide.
È caratterizzata da un telaio compatto e resistente che può essere in alluminio, titanio, carbonio o ferro. Ha delle sospensioni quasi sempre ammortizzanti e dei pneumatici larghi e tacchettati.
Anche se la struttura di base è tendenzialmente sempre la stessa, esistono più tipi mountain bike classificati in base ai materiali coni cui sono costruite e in base all'utilizzo che se ne vuol fare.
Oggi il mountain biking è anche una specialità olimpica compresa nel ciclismo. Nonostante lo si possa praticare anche solo a livello dilettantistico/ricreativo, esistono organizzazioni nazionali ed internazionali che regolano questa disciplina quando diventa di carattere agonistico.
Queste sono le principali tipologie di mountain bike:
Letteralmente abilità nell'individuare l'oriente. Più specificatamente capacità di individuare i punti cardinali ed i punti di riferimento per conoscere la propria posizione all'interno di un territorio.
Nelle escursioni di montagna è sempre meglio sapersi orientare utilizzando le vecchie tecniche, al posto di fare affidamento solo su mezzi ipertecnologici che possono smettere di funzionare in qualsiasi momento.
Le batterie di un orologio all-in-one o quelle di un navigatore satellitare potrebbero scaricarsi all'improvviso e, se l'escursione dura più giorni, prima o poi occorrerà sapersi muovere grazie a strumenti e metodologie che da decenni risultano efficaci.
Orientarsi con la natura: guardare le stelle e soprattutto saper riconoscere la stella polare è utile ad individuare subito il Nord.
È possibile individuare i punti cardinali principali anche conoscendo la rosa dei venti. La tramontana proviene da Nord, il levante da Est, il mezzogiorno (o ostro) da Sud e il vento di ponente da Ovest.
Gli escursionisti più esperti riescono inoltre ad orientarsi osservando i fusti tagliati degli alberi o i muschi sui tronchi.
Orientarsi con la bussola: uno strumento usato anticamente da navigatori ed esploratori con cui si riesce a capire in che direzione andare. Ne esistono principalmente quattro tipologie (prismatica, bussola di rotta, a rilevamento manuale e piana). Negli itinerari di montagna la più utilizzata è quella piana. Per un corretto utilizzo della bussola si consiglia la lettura dell'apposita guida.
Orientarsi con la carta topografica: si tratta di una rappresentazione su carta del territorio che si sta visitando. Se la bussola ci indica da che parte stiamo andando, con la cartina topografica è possibile sapere dove siamo. Con l'uso combinato di questi due strumenti è possibile riconoscere il tragitto percorso e stabilire come muoversi per raggiungere la meta desiderata.
Altri strumenti utili per orientarsi in montagna sono il binocolo e l'altimetro. Col primo è possibile scrutare vette o luoghi lontani per poi ritrovarli su mappa. Il secondo è utile per conoscere la quota che abbiamo raggiunto.
Definizione di Percorso (escursionistico): un insieme di istruzioni che indicano una strada in una zona poco battuta. Possiamo dare una definizione anche grazie al sinonimo di itinerario. Solitamente l'insieme delle indizazioni fornite per procedere su un territorio da esplorare possono essere non molto precise. La natura è una cosa in continua evoluzione e spesso le tracce di sentiero si smarriscono e cambiano. Un percorso escursionisitco può fornire delle istruzioni di massima poer non smarrirsi.
Il sentiero è invece una traccia inequivocabile sul terreno che è possibile seguire per arrivare ad una meta. In montagna, specie quando si sale di quota, il sentiero si perde ed è necessario seguire delle indicazioni di percorso generiche.
Vedi Piccozza
Definizione di Rampone: un rampone è un particolare dispositivo in metallo che agganciato per mezzo di apposite cinghi allo scarpone permette di camminare con stabilità su superfici ghiacciate. Il rampone per l'alpinismo presenta due o più punte anteriori per inserirle nel ghiaccio e potrer così arrampicare superfici anche molto verticali. In alpinismo quando l'inclinazione è molto elevata il rampone va utilizzato con scarpe dalla suola rigirda in modo tale che la scapa non si pieghi ed il rampone rimanga ben fisso alla scarpa.
Definizione di Rifugio:
Un rifugio è un luogo dove è possibile trovare riparo e ricovero. Solitamente un rifugio si trova in un luogo piuttosto isolato e distante dai centri abitati. Nelle zone montuose possiamo trovare rifugi gestiti (da rifugisti) o rifugi non gestiti. Nel secondo caso i servizi sono ridotti al minimo.
Un rifugio presenta sempre un giaciglio dove poter dormire. Solitamente per il riposo si usa il proprio sacco a pelo. In alcuni casi i rifugi sono provvisti di coperte di emergenza.
Il livello di accoglienza e di servizio dipende dalla dimensione del rifugio che può andare da pochi metri quadrati fino a molti metri quadri con numerose stanze.
Non ci si deve aspettare un alto livello di servizio, anzi solitamente in un rifugio di alta montagna è richiesta la collaborazione di tutti per la gestione degli spazi e dei servizi.
I rifugi alpini sono nati storicamente come supporto per i viaggiatori che avevano bisogno di riparo durante i loro tragitti a causa di condizioni meteorologiche poco favorevoli. Oggi invece sono spesso veri e propri esercizi commerciali che accolgono escursionisti e alpinisti che cercano un riparo o un posto dove passare la notte.
Se prima potevano essere un punto di partenza per chi voleva attraversare i luoghi di montagna, adesso sono quasi sempre la meta ultima di chi sceglie di passare le proprie vacanze in altura.
I rifugi alpini sono denominati "capanne" nella Svizzera italiana e sulle Alpi Pennine, mentre per "rifugio" in queste zone si indicano abitazioni molto più modeste, che comunque hanno tutto il necessario per ospitare i viandanti.
Per il Club Alpino Italiano esistono cinque categorie di rifugi:
A - abitazioni raggiungibili grazie a strade percorribili da veicoli a ruote;
B - raggiungibili attraverso altri mezzi meccanici di servizio pubblico;
C, D, E - rientrano in questa categoria tutti gli altri tipi di rifugi che si differenziano tra loro per difficoltà d'accesso.
Lo scialpinismo è un'attività alpinistica e sportiva che prevede la scalata e la discesa di alte montagne grazie all'utilizzo di sci e pelli di foca.
Viene praticato durante i periodi di innevamento grazie ad attrezzature specifiche che consentono di salire e scendere dalle alture e spesso può essere complementare a manovre di avvicinamento ad itinerari tipicamente alpinistici.
Gli sportivi che si cimentano nello scialpinismo percorrono sentieri detti "fuoripista" perché lontani dagli impianti costruiti su misura per gli sciatori comuni.
Si tratta forse del modo più completo per esplorare le montagne ricoperte da neve e, al contrario di quanto pensano in molti, non è uno sport riservato a pochi.
Con la dovuta accortezza e le precauzioni giuste può tranquillamente essere praticato anche da chi non è un alpinista in senso stretto. Basta essere allenati, preparati tecnicamente ed amare le escursioni.
L'utilizzo delle pelli di foca sotto gli sci permette di avere una maggior aderenza al suolo durante la risalita di montagne innevate ed è una tecnica che i primi sci alpinisti hanno ripreso dagli esploratori delle aree polari. Era una pratica ben nota già nei primi anni del XX secolo ed è stata adottata anche dagli alpini durante la Prima guerra mondiale.
L'equipaggiamento ideale di uno sci alpinista prevede una serie di attrezzature che non possono mancare.
- Sci da scialpinismo, si caratterizzano per i loro attacchi che permettono di liberare i talloni durante le salite e di bloccarli durante le discese.
- Scarponi più leggeri rispetto a quelli per lo sci alpino, con solette in gomma che permettono di camminare agevolmente.
- Pelli di foca che si applicano alle solette degli sci durante le salite e sono da togliere prima delle discese.
- Bastoncini da sci che servono da supporto durante le salite.
È consigliabile praticare questo sport insieme ad istruttori esperti o guide alpine, ed avere sempre a portata di mano anche altri strumenti, non proprio legati allo scialpinismo, che potrebbero tornare utili in situazioni difficili.