Lo zaino è quello giusto, ci siamo informati a lungo prima di comprarlo, lo abbiamo provato al momento dell'acquisto. Tutto è perfetto, tutto è calibrato nel migliore dei modi.
Fra le carte polverose e libri vecchi abbiamo ritrovato un resoconto di viaggio di Mario Pomilio. Un diario dei nostri tempi, la descrizione dell'attraversamento del Parco Nazionale d'Abruzzo ai primordi della sua fondazione. "Una chicca tutta da leggere."
E’ per questi eventi imponderabili che decidiamo di esplorare fitti boschi, lunghe creste, torri rocciose ed alte vette.
E' questo che ci ha insegnato lo yoga, forse, è questo che si vede scritto sui manalini di meditazione, sicuramente.
Smettiamola di usare eufemismi, siamo sinceri. Il rischio in montagna può significare “morte” o “paralisi” o “sedia a rotelle” oppure caduta con lesioni di vario tipo... in buona sostanza, in montagna se cadi e ti va bene allora ti sei procurato qualche brutta frattura.
... io che non parto se non c'è bel tempo, io che mi lamento se il percorso è poco più lungo o lo zaino è poco più pesante del solito... bhé … mi sono sentito...
Curiosamente il ricordo più forte è la noia e la seccatura di "dover camminare" su e giù per i boschi di Campo Staffi, il Viglio e via dicendo.
Lo incontri su una vetta e la settimana dopo esci con lui per condividere nuove esperienze in grande libertà.
Una filosofia realizzata nell'azione; una filosofia sul filo dell'avventura, tesa a tenteare di conoscere l'uomo attraverso le sfide creative dell'estremo, sempre "oltre il limite"; una filosofia ambientale; una filosofia anarchica...
Ma le domande e i dubbi sono rimasti spesso senza risposte. Eppure tante volte, quando sono arrivato in vetta ad una montagna e ad attendermi c'era...