Lo abbiamo comprato, si “Alpinisti Sottaceto” è un libro che racchiude in se tutta la potenza di un pacchetto di caramelle alla frutta.
Le caramelle sono brevi mini-grafie di alpinisti più o meno noti al grande pubblico. Quando ci metti le mani sopra non sai da quale caramella iniziare, già, perché sai che tutti i gusti sono buoni.
Cominci da un nome qualsiasi, così, preso a caso, pensando di trovarti di fronte alla solita biografia spicciola ed invece ti ritrovi di fronte al ritratto, finalmente, di un essere umano. Questo è riuscito a fare Manuel Lugli, un alpinista, un osservatore di uomini,un viandante dell'anima.
Un libro diverso, fulminante, una chicca speciale di casa "Versante Sud".
Dalla quarta di copertina
Manuel è il compagno di viaggio che uno vorrebbe accanto.
Assorbe i malumori degli alpinisti, se li carica e poi chissè dove li disperde. Non lo vedi ingrugnato neanche nel più intricato garbuglio nepalese…
Manuel ama il largo e ha messo sotto i piedi un mappamondo di strade.
Si innamora di geografia come un ragazzo.
Ha un'altra specialità: è curioso della gente, delle persone, interroga poi sta zitto e ascolta…
Manel ha deciso di svuotare il pacco dell'esperienza. Siccome non è un chiaccherone ha trovato la misura di poco superiore alla cartolina
Qui c'è l'attrito di una conoscenza
Vedersi intravisto, messo a fuoco da Manuel offre di ognuno una notizia schietta, un peso netto.
Erri de Luca
(brani estratti dall'introduzione)
Manuel Lugli è solare, disponibile, gentile, e non è difficile sentirsi a proprio agio con lui. E' un vagabondo nel mondo alto delle montagne e nelle piatte distese dei deserti. Un girovago alpinista, per vocazione ed ispirazione, che mi colpì subito con quel suo raccontare poco o nulla dei suoi viaggi ma molto dei suoi incontri, come se, quegli uomini e donne incrociati nel suo cammino, rappresentassero il centro e il senso ultimo del suo viaggio.
Vinicio Stefanello