Lo zaino è quello giusto, ci siamo informati a lungo prima di comprarlo, lo abbiamo provato al momento dell'acquisto. Tutto è perfetto, tutto è calibrato nel migliore dei modi.
Da qualche tempo si parla dell’edera velenosa. Nelle falesie nostrane circolano solo delle voci, molto simili alle leggende metropolitane, mentre in America i climber la riconoscono a vista come noi riconosciamo le ortiche (50 milioni di casi ogni anno negli USA).
Se non si ha tempo, possibilità o semplicemente voglia di imparare a capire quali i segnali che determinano condizioni di pericolo in montagna ci si può affidare alla lettura dei bollettini meteo-nivologici. Si tratta di un servizio che offrono alcuni siti nei quali è possibile sapere le condizioni del manto nevoso.
La Vipera aspis è diffusa sulle Alpi e sugli Appennini, il suo areale preferito è costituito da luoghi caldi e asciutti, ha un’ indole mite e solitamente fugge se molestata.
La vipera, come qualsiasi altro essere vivente, necessita, per quanto minima, di una certa quantità d’acqua per bere per cui difficilmente la troveremo in zone troppo aride. Solitamente la ritroviamo vicino a ruscelli, pozze d’acqua, incavi della roccia dove si possono accumulare costantemente piccole quantità d’acqua.
Per valanga si intende una massa di neve e/o ghiaccio che distaccandosi improvvisamente dall'altro di un pendio comincia a rotolare e slittare verso valle trascinando con se altra massa di neve presente sul pendio aumentando progressivamente velocità, dimensione, larghezza del fronte, volume e la propria quantità di massa.
Una valanga si genera a partire da un distacco causato dalla mutazione degli equilibri statici del manto nevoso.
Il ripetersi di sfortunate disavventure e ancor più di recenti tragedie ci impone una riflessione approfondita ed una raccolta dettagliata di informazioni sull'argomento.
E' per questo che abbiamo deciso di creare questa sezione dedicata al tema delle valanghe e più in generale a tutti i “pericoli derivanti dalla neve e dal ghiaccio”.
Il fulmine è un fenomeno che si instaura tra le nubi (cariche negativamente) e la Terra (carica positivamente).
Quando la differenza di potenziale elettrico è così elevato da perforare l'isolante (l'aria) interposto tra i due mezzi (nubi e Terra) si genera il fulmine, che è impercettibilmente preceduto da scariche pilota dalla nuvola e scariche di richiamo dalla terra, che poi si congiungono e si ha la scarica.
Dal momento in cui la neve tocca terra comincia un processo di trasformazione chiamato metamorfismo. La neve non si deposita tutta insieme e certamente non si deposita uniformemente su tutte le superfici di una montagna.
Il vento e l’inclinazione dei pendii creano un manto nevoso stratificato in maniera varia. Superfici diseguali, variazioni nella temperatura ed irraggiamento solare diversificato sui vari versanti di una montagna fanno sì che la neve si trasformi in modi diversi.