I Monti Simbruini e i Monti Ernici come tutte le montagne dell'Appennino si estendono da Nord-oOvest a Sud-Est.
Si tratta di due complessi montuosi che formano una sola catena che chiude la valle del Sacco a Nord-Est e che costituisce il confine fra le regioni del Lazio e dell'Abruzzo.
Le montagne di questi due gruppi montuosi sono composti da calcari del cretace intercalati a conglomerati anche questi calcarei. I monti Simbruini hanno come cima più alta il Monte Viglio (2156 m) e sono divisi da una grande faglia dai vicini monti Ernici. Questi ultimi costituiti anch'essi da roccie del periodo giurassico e del cretace presentano fenomeni di erosione carsica dei vincini monti Abruzzesi.
I monti Simbruini prendono il nome dal latino "sub imbrimus" che significa sotto la pioggia. Sono montagne ricchissime di acqua e per questo di vegetazione. Rendono queste montagne particolarmente vocate alle escursioni estive. Bellissime le faggete che ricoprono ogni versante di queste montagne, in particolare la faggeta che si incontra per giungere al Santuario della SS. Trinità da Vallepietra.
I monti Ernici sono molto simili ai vicini Simbruini, sono inftatti anche'essi coperti da folti boschi di alti faggi. In questa zona come nell'area di Vallepietra nidificano oltre ai corvi imperiali numerosi uccelli rapaci come falchi e acquile. Una ormai piccola popolazione di lupi popola queste foreste.
Il complesso montuoso più importante di questo gruppo è costituito dalle cime di Pizzo Deta, Monte Passeggio e le cime minori circostanti la grande valle di Prato di Campoli.