La prima responsabilità è verso me stesso. Sono settimane che non esco e soprattutto sono mesi che non esco da solo... forse se ci ripenso bene sono anni che non esco da solo! La sterrata davanti a me si snoda lungo il crinale nord occidentale della Serra di Celano. Si sale lentamente senza troppa fatica. Per riprendere l'esercizio, fare un po' di movimento questo genere di sterrata è l'ideale. Quando cammini fai un milione di pensieri, molti di questi verranno persi per sempre, altri riemergeranno come ricordi, frasi pensate, avulse da qualsiasi contesto e prive di senso. Il più delle cose che pensi, mentre cammini, ha il suono della musica, sembrano aforismi illuminanti... ooooh le conosco bene quelle frasi del tipo: “in montagna ti senti più vivo....” Sono frasi meravigliose ma sono frasi così... campate in aria, così … per gioco. Oggi, mettere un passo davanti all'altro... ecco... questa è... cosa fatta, vera, non pensata ma come dire... “agita”, “eseguita”... Col tempo mi sono perso nei meandri della riflessione teorica e ho perso la montagna... ecco cosa mi è successo. L'ho detto altre volte... la montagna è solo un “freddo mucchio di sassi inospitale”, ci si può stare bene qualche volta da soli per riflessioni più impegnative, ma di massima è molto meglio venirci in gruppo, con gli amici, in famiglia. Lascio la sterrata all'altezza di un fontanile giro a sinistra per intercettare la linea di un dosso che sale in direzione della cresta orientale del la Serra di Celano. Le erbe dei prati, in questo fine autunno sono ormai secche. Qualche cardo ancora fiorito emerge con il suo colore rosa in questo mare di erbe secche. Sopra ogni cosa risaltano le mille sfumature della rosa canina e dei cinorrodi maturi. Le foglie dal verde brillante al verde scuro, dal rosso all'arancione, dal rosa al viola scuro. Ci sono foglie che dal verde virano ad un blu inverosimile. Sono i regali dell'autunno, i colori che riempiono il cuore. Nessuna stagione può fare coi colori quello che fa l'autunno fa ogni anno. Anche la spoglia Serra di Celano può regalare le infinite sfumature colore dell'autunno. Continuo a salire fino alla cresta orientale che affaccia sulle gole sottostanti. Non si riesce a vedere il fondo del baratro. Sono stato sul vicino Monte Etra, da quella cima il panorama è assai più impressionante. Ricordo, fu il giorno in cui decisi di riprendermi la mia identità. Smettila di essere ermetico, e cammina e basta.... - Penso. Finalmente l'ultimo tratto, salgo lungo il sentiero ben visibile fra roccette e saliscendi per giungere rapidamente in vetta. Il sole splende nel cielo. Non chiedevo nulla di più. Faccio qualche foto, neanche troppe, forse non mi interessa neppure più tanto. Durante l'escursione ho fatto un esperimento.... ho postato qualche fotografia su Facebook. Mentre lo facevo mi sentivo ridicolo. E' la mia prima escursione in versione “Social Network”. Ecco il tempo è finito, è ora di tornare a casa, la famiglia, gli impegni infrasettimanali mi richiamano all'ordine.
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